Con questa raccolta, lo European Prison Litigation Network, i suoi membri e i suoi partner intendono informare i giuristi e le organizzazioni della società civile nazionali sui più importanti sviluppi giuridici europei in materia penitenziaria.
La raccolta copre 14 Stati membri dell’Unione Europea, oltre a Ucraina, Moldavia, Regno Unito e Russia.
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In Romania, le disposizioni di legge recentemente entrate in vigore ampliano la possibilità per i detenuti in attesa di giudizio di ricevere visite intime da parte del coniuge o del partner di lungo periodo. In precedenza questa possibilità era limitata ai soli detenuti definitivi.
Nel Regno Unito, l’Alta Corte ha annullato il rifiuto opposto dal direttore di un carcere alla richiesta di un detenuto di partecipare a un’intervista telefonica con un giornalista e ha chiarito le condizioni a cui i detenuti possono interagire con i media.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
In Bulgaria, recenti sentenze dei tribunali amministrativi mostrano orientamenti diversi riguardo alla possibilità di impugnare i provvedimenti disciplinari, diversi dall’isolamento, davanti a un tribunale. Questa differenza di orientamenti crea incertezza giuridica e rende necessaria un’armonizzazione.
SALUTE
In Austria, il Parlamento ha corretto le precedenti modifiche alla legge sulla detenzione preventiva per garantire che nessun detenuto in base a questo regime venga rilasciato senza la dovuta preparazione. Il testo modifica anche il processo di revisione della detenzione preventiva disposta in seguito a un reato commesso da un minore.
In Polonia, l’Amministrazione penitenziaria e il Ministero della Salute hanno rifiutato la proposta del Commissario per i diritti umani di adeguare il quadro giuridico per garantire che la qualità dell’assistenza sanitaria in carcere sia pari a quella fornita alla popolazione generale. La richiesta del Commissario è arrivata dopo l’adozione di una nuova legge che istituisce il monitoraggio del servizio sanitario, escludendo però dal suo ambito il servizio sanitario penitenziario.
Sempre in Polonia, il Garante dei diritti dei pazienti si è dichiarato incompetente a esaminare le denunce relative all’assistenza medica inadeguata negli istituti penitenziari.
In Portogallo, una nuova legge sulla salute mentale ha abolito la facoltà dei tribunali di prolungare a tempo indeterminato la misura di sicurezza del confinamento (in istituti psichiatrici o in specifiche sezioni o unità degli istituti penitenziari) imposta agli autori di reato ritenuti non imputabili a causa di disturbi mentali. Questa facoltà portava a internamenti a tempo indeterminato, nonostante che la legge penale portoghese non preveda l’ergastolo. In Spagna, la Segreteria generale degli istituti penitenziari ha annunciato che un carcere spagnolo convertito in un ospedale psichiatrico penitenziario per fornire assistenza sanitaria specializzata ai detenuti con disturbi mentali.
SOVRAFFOLLAMENTO
In Belgio, un tribunale ha ordinato allo Stato di ridurre il tasso di occupazione di un carcere sovraffollato al 110% entro sei mesi e di porre fine al sovraffollamento entro cinque anni, pena una multa.
In Francia, un tribunale amministrativo, adito in via cautelare, ha respinto una richiesta delle ONG di impedire ulteriori ingressi in un carcere sovraffollato, dichiarandosi incompetente a prendere tali provvedimenti.
In Portogallo, il rapporto annuale 2022 del Meccanismo nazionale di prevenzione indica che più della metà delle carceri del paese sono sovraffollate.
In Romania, il direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria nazionale ha dichiarato che il problema del sovraffollamento carcerario sarà risolto entro la fine del 2024 aumentando la capacità delle strutture carcerarie. Tuttavia, dato il numero crescente di persone che entrano nel circuito penitenziario, è dubbio che questo provvedimento da solo possa risolvere il problema.
Nel Regno Unito, un’ordinanza ha aumentato la durata massima della liberazione in regime di detenzione domiciliare da 135 a 180 giorni. Questo aumento è volto a ridurre il sovraffollamento delle carceri.
DIRITTO PENALE
In Moldavia, in seguito alle modifiche del codice penale, i limiti minimi e massimi di pena possono essere ridotti di un terzo o di un quarto, rispettivamente, in caso di patteggiamento o quando l’imputato ha chiesto che il processo si basi sulle prove presentate durante la fase delle indagini preliminari.
In Russia, le modifiche del Codice di procedura penale obbligano i tribunali a prendere in considerazione delle misure alternative alla custodia cautelare per le persone accusate di reati economici, per consentire loro di svolgere le proprie attività commerciali.
EFFETTI PERSONALI
In Ungheria, un’ordinanza della direzione dell’amministrazione penitenziaria permette che i detenuti acconsentano a che parte del denaro versato sul loro conto vincolato venga utilizzato dall’amministrazione penitenziaria per saldare i debiti del detenuto nei suoi confronti, indipendentemente dalla destinazione iniziale del denaro versato. Un possibile risultato preoccupante è che i detenuti non accettino un accordo di questo tipo volontariamente, ma sotto la pressione del personale carcerario.
In Russia, le modifiche del Codice di procedura penale mirano a proteggere i beni dei detenuti lasciati incustoditi, compreso l’alloggio, per tutta la durata della detenzione.
RIFORMA PENITENZIARIA
In Belgio, il governo propone degli emendamenti all’ordinamento penitenziario che limiterebbero il diritto dei detenuti a presentare reclami e la portata del monitoraggio indipendente delle carceri.
LE CARCERI IN TEMPO DI GUERRA
In Russia, il reclutamento di detenuti da parte del Ministero della Difesa per combattere la guerra in Ucraina è ancora in corso. Le campagne di reclutamento si svolgono nella maggior parte delle regioni russe, così come nelle regioni dell’Ucraina sotto occupazione russa. Un numero imprecisato di detenuti che hanno combattuto in Ucraina è già stato graziato con decreto presidenziale.
In Ucraina, una nuova legge regola, tra l’altro, l’uso dei campi per i prigionieri di guerra in tempo di guerra e dopo. Essa consente di collocare nei campi anche i prigionieri di guerra condannati, a condizione che siano separati dagli altri prigionieri.
PRIVATIZZAZIONE
In Belgio, la Corte dei conti ha pubblicato una relazione che evidenzia il perdurare di partenariati pubblico-privati nella gestione delle carceri, non giustificato da un’adeguata analisi costi-benefici.
DIRITTI PROCEDURALI
In Bulgaria, i tribunali amministrativi continuano a concedere risarcimenti molto piccoli per il trattamento inumano e degradante dei reclusi tenuti in cattive condizioni di detenzione.
In Francia, un tribunale amministrativo, adito in via cautelare, ha rilevato che le autorità non hanno attuato un precedente ordine volto a migliorare le condizioni di detenzione in un carcere francese e ha disposto dei provvedimenti aggiuntivi. Il ricorso era stato corroborato dai risultati di una visita senza preavviso a questo carcere effettuata dal vicepresidente dell’Ordine degli avvocati, in applicazione di una legge recentemente entrata in vigore.
In Ungheria, sono recentemente entrate in vigore delle modifiche legislative che creano ulteriori possibilità di chiedere un risarcimento per detenzione illegittima. Sebbene si tratti di uno sviluppo positivo, restano da affrontare delle significative carenze normative (risarcimento piccolo e non automatico).
In Polonia, l’eccessiva durata della custodia cautelare è un problema sistemico, come sostenuto dalla Fondazione Helsinki per i diritti umani e dall’Ordine nazionale degli avvocati in una recente comunicazione congiunta al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Tra gli altri fattori, gli autori sottolineano l’uso di decisioni stereotipate da parte della magistratura per prolungare la custodia cautelare.
In Portogallo, la Corte Suprema ha dichiarato inammissibile un habeas corpus presentato da un detenuto affetto da malattia, che sosteneva l’illegalità della sua detenzione a causa delle condizioni di detenzione inadeguate e della mancata prestazione di cure mediche idonee.
In Russia, i recenti emendamenti che allineano il Codice di procedura penale alle norme sullo stato di guerra consentono la detenzione di una persona senza ordine del tribunale per un massimo di 30 giorni.
REINSERIMENTO
In Lituania, una nuova ordinanza del Direttore del Servizio penitenziario aggiorna le regole dei Consigli dei detenuti, istituiti per consentire ai reclusi di esaminare i problemi incontrati durante la detenzione. Tra le altre cose, le nuove regole prevedono che le organizzazioni della società civile, oltre alle istituzioni statali e locali, siano coinvolte nelle attività relative al reinserimento dei detenuti.
Sempre in Lituania, una nuova ordinanza dei servizi penitenziari e di esecuzione penale esterna aggiorna la procedura di ammissione dei detenuti nei centri di reinserimento e stabilisce nuovi obblighi che i detenuti devono rispettare per essere mantenuti in questo regime di detenzione.
ADEGUAMENTO DELLA PENA
In Polonia, il Ministro della giustizia ha respinto la proposta del Commissario per i diritti umani di abrogare le recenti modifiche del codice penale che prevedono la possibilità di condannare all’ergastolo senza condizionale.
In Portogallo, un indulto ha ridotto di un anno le condanne fino a otto anni di reclusione, inflitte prima del 19 giugno 2023, per le persone che avevano tra i 16 e i 30 anni al momento della commissione del reato.
Nel Regno Unito, la Corte d’appello si è pronunciata sul caso di un detenuto reincarcerato più di sei mesi dopo la scadenza della pena. La Corte non ha ritenuto arbitraria la detenzione seguita alla nuova carcerazione, poiché il ritardo di quest’ultima non ha interrotto il nesso causale tra la sentenza del tribunale e la detenzione.
STATISTICHE
In Moldavia, le statistiche aggiornate mostrano che la popolazione del Paese è molto più piccola di quella stimata negli anni precedenti, modificando così il tasso di carcerazione.
TORTURA E MALTRATTAMENTI
In Moldavia, un recente documento presentato al Consiglio d’Europa da Promo-LEX evidenzia diverse carenze nel quadro giuridico del Paese relativo alla denuncia e alla punizione degli atti di tortura e dei maltrattamenti in carcere.
LAVORO
In Germania, la Corte Costituzionale Federale ha ritenuto incostituzionale l’attuale sistema di retribuzione del lavoro carcerario e ne ha ordinato l’allineamento con l’obiettivo del reinserimento sociale dei detenuti entro il 2025.
Un ringraziamento speciale va ai nostri membri e partner associati per la stesura congiunta di questa raccolta!
Questa raccolta è finanziata dall’Unione Europea e dal Robert Carr Fund. I punti di vista e le opinioni espressi sono esclusivamente quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea, della Commissione Europea o del Robert Carr Fund. Né l’Unione Europea, né la Commissione Europea, né il Robert Carr Fund possono esserne ritenuti responsabili.