Con questa raccolta, lo European Prison Litigation Network, i suoi membri e i suoi partner intendono informare i giuristi e le organizzazioni della società civile nazionali sui più importanti sviluppi giuridici europei in materia penitenziaria. Ci auguriamo che questo vi consenta di individuare meglio le tendenze europee e di utilizzarle nella pratica legale. La raccolta copre 14 Stati membri dell’Unione Europea, oltre a Ucraina, Moldavia, Regno Unito e Russia.
LEGGI L’ANALISI COMPLETA IN INGLESE >>
CONTATTI CON IL MONDO ESTERNO
In Germania, un tribunale regionale superiore ha ribadito che, per respingere una domanda di permesso, l’amministrazione penitenziaria deve fornire prove concrete del rischio di evasione o di commettere nuovi reati.
In Grecia, la Procura della Corte Suprema Civile e Penale ha diramato una circolare sul diritto dei detenuti di visitare i parenti stretti gravemente malati o, in caso di morte, di partecipare ai loro funerali. La circolare fa seguito alla pubblicazione di una sentenza della CEDU che ha riscontrato una violazione nel caso di un detenuto che non ha potuto visitare la madre malata e successivamente partecipare al suo funerale.
In Polonia, il Commissario per i diritti umani ha rilasciato una dichiarazione in cui critica le recenti modifiche del codice dell’esecuzione penale che hanno in pratica limitato la possibilità dei detenuti di telefonare.
In Romania, in seguito a una raccomandazione dell’Avvocato del popolo, l’amministrazione penitenziaria ha ridotto da 30 a sette giorni il termine entro il quale l’amministrazione penitenziaria deve fornire buste e francobolli ai detenuti.
In Spagna, la Corte Suprema ha stabilito che gli istituti penitenziari devono esaminare entro tre mesi le richieste di permesso breve presentate dai detenuti, salvo casi eccezionali. Il termine di sei mesi denunciato dal richiedente in questo caso è stato ritenuto eccessivamente lungo.
In Ucraina, un decreto ha istituito un progetto pilota per la fornitura di servizi a pagamento ai detenuti in attesa di giudizio, tra cui l’accesso a internet e alle comunicazioni telefoniche. Il decreto pone alcune questioni relative alla garanzia della riservatezza dei detenuti, nonché alla successiva conservazione e gestione delle comunicazioni private registrate.
CONDIZIONI DI DETENZIONE
In Belgio, una commissione per i reclami ha riscontrato che le condizioni di detenzione di un recluso tenuto in una cella sovraffollata costituivano una violazione dell’articolo 3 della CEDU. In questo modo, la commissione, che in linea di principio ha solo il potere di esaminare le singole decisioni del direttore del carcere, ha affrontato un problema strutturale delle carceri belghe. Sempre in Belgio, sono stati resi noti i rapporti annuali delle commissioni penitenziarie di sorveglianza, preposte a monitorare le condizioni di detenzione.
In Francia, il Consiglio di Stato ha dato ragione alle ONG che avevano fatto ricorso contro le terribili condizioni di detenzione in una delle carceri del Paese e ha ordinato l’adozione di misure urgenti. Nella decisione, il Consiglio di Stato ha tenuto conto della situazione riscontrata durante la visita di parlamentari al carcere, che contraddice l’approccio restrittivo al caso da parte del tribunale amministrativo di prima istanza. Sempre in Francia, un tribunale amministrativo di prima istanza ha ordinato allo Stato di adottare misure urgenti per migliorare le condizioni di detenzione in una delle prigioni del Paese. Il tribunale ha fondato la sua decisione sulle dure conclusioni tratte dal MNP dopo la visita a questo carcere pochi mesi prima.
In Germania, la Corte costituzionale federale ha stabilito che i detenuti possono impugnare la decisione di trasferimento in un’altra struttura, anche dopo che il trasferimento ha avuto luogo.
In Lituania, verrà aperta una settima casa di riabilitazione, specializzata nel preparare i detenuti alla scarcerazione.
In Polonia, il Commissario per i diritti umani ha rilasciato una dichiarazione in cui critica la prassi di negare ai detenuti il diritto di indossare i propri abiti nelle strutture penitenziarie a regime semi-aperto.
In Spagna, un protocollo firmato dall’Amministrazione penitenziaria centrale e dall’Amministrazione penitenziaria dei paesi baschi ha stabilito un numero “ottimale” e un numero “operativo” (cioè massimo) di detenuti per ognuna delle tre carceri dei paesi baschi.
SALUTE
In Austria, a seguito di modifiche apportate al codice penale e all’ordinamento penitenziario, decine di persone detenute in regime di detenzione preventiva potrebbero essere liberate nel settembre 2023 senza essere state adeguatamente preparate al reinserimento nella società.
In Bulgaria, un tribunale amministrativo ha ritenuto ammissibile il ricorso di una detenuta disabile che ha dichiarato di aver subito un trattamento disumano e degradante perché l’amministrazione penitenziaria non l’aveva presentata alla commissione competente a certificare la sua disabilità. L’amministrazione penitenziaria ha infine provveduto e il tribunale ha chiuso il procedimento senza esaminare il merito.
In Lituania, il Garante ha pubblicato un rapporto che rileva una serie di carenze nella prevenzione e nel trattamento delle malattie infettive in carcere (epatite B e C, tubercolosi, HIV/AIDS e malattie a trasmissione sessuale).
In Moldavia, l’assistenza sanitaria in carcerare continua a soffrire di varie carenze, come evidenziato in un recente documento congiunto presentato alle Nazioni Unite da Promo-LEX e EPLN.
In Polonia, il Ministero della Giustizia ha respinto la proposta di fornire ai detenuti dei metodi diagnostici non invasivi per l’epatite C, sostenendo che i servizi sanitari offerti ai detenuti non dovrebbero differire da quelli disponibili nel sistema sanitario nazionale.
In Portogallo, una corte d’appello ha respinto il ricorso di un detenuto che chiedeva di essere trasferito da un ospedale giudiziario a un ospedale psichiatrico civile per scontare la pena dopo essere stato aggredito da altri detenuti.
STRANIERI DETENUTI
In Ungheria, il governo ha adottato un decreto che ordina la liberazione dei detenuti stranieri condannati per tratta di esseri umani. Le persone scarcerate in base a questo nuovo meccanismo devono lasciare il Paese entro tre giorni. Di fatto, non sono sorvegliate.
ERGASTOLO
In Germania, la Corte Costituzionale Federale ha stabilito che, nell’esaminare le richieste di liberazione condizionale degli ergastolani, i tribunali competenti devono tenere conto dell’età e dell’aspettativa di vita del richiedente, oltre che del rischio di recidiva e della pena già scontata.
La CEDU ha comunicato al governo moldavo una causa riguardante l’accesso di un ergastolano all’istruzione.
DIRITTO PENALE
Nella Repubblica Ceca, il governo ha annunciato una serie di modifiche al codice penale volte a diminuire la popolazione detenuta, dato che il Paese ha un tasso di carcerazione più alto della media UE.
In Germania, una serie di emendamenti al codice penale ha modificato il tasso di conversione di una multa non pagata in una pena detentiva. Gli emendamenti dovrebbero ridurre anche il numero di persone da ricoverare nei centri di terapia per abuso di alcol e droghe connesso a un reato, il che comporterebbe un aumento delle persone con problemi di dipendenza da droghe e alcol detenute in regime ordinario.
In Lituania, le modifiche del codice penale hanno aumentato l’entità del danno che aggrava alcuni reati patrimoniali, economici e finanziari. Di conseguenza, un numero minore di reati saranno qualificati come aggravati, con un impatto sulla durata massima della pena detentiva inflitta.
PERSONALE PENITENZIARIO
In Polonia, a seguito di notizie riportate dai media su episodi di nonnismo nella polizia penitenziaria da parte dei superiori, il Commissario per i diritti umani ha chiesto all’Amministrazione penitenziaria ulteriori informazioni sull’entità del fenomeno e sui provvedimenti presi per contrastarlo.
In Portogallo, il Direttore generale dell’amministrazione penitenziaria e dei servizi di reinserimento sociale ha lanciato l’allarme sulle carenze di organico e sull’età elevata del personale penitenziario e degli agenti di custodia – l’età media è superiore ai 50 anni.
LE CARCERI IN TEMPO DI GUERRA
In Russia, un gruppo di deputati ha presentato una proposta di modifica della legge sul servizio militare per consentire la stipula di contratti di servizio militare con persone aventi precedenti penali e di liberare i detenuti che hanno firmato tali contratti. Ciò avviene in un contesto di reclutamento massiccio dei detenuti da parte della società militare privata russa Wagner e delle autorità russe per combattere la guerra in Ucraina.
DIRITTI PROCEDURALI
In Bulgaria, il Comitato Helsinki bulgaro ha pubblicato il primo manuale fai da te per i ricorsi promossi dai detenuti. Sempre in Bulgaria, i tribunali amministrativi continuano a concedere risarcimenti molto bassi per i trattamenti inumani e degradanti dovuti alle cattive condizioni di detenzione.
In Polonia, il Commissario per i diritti umani ha chiesto di modificare le procedure di reclamo all’interno delle carceri poiché, a seguito delle modifiche legislative del 2022, l’attuale sistema non garantisce un’indagine accurata ed efficace sui reclami.
In Portogallo, una corte d’appello ha stabilito che quando i detenuti agli arresti domiciliari non hanno rispettato i loro obblighi e possono vedersi sostituire la pena con una detentiva, il tribunale competente deve sentirli a pena di nullità e decidere con provvedimento debitamente motivato.
DIRITTO DI VOTO
In Bulgaria, decine di detenuti a cui era stato impedito di votare durante le elezioni politiche dell’aprile 2023 hanno fatto ricorso alla CEDU.
In Grecia, la Procura della Corte Suprema Civile e Penale ha ritenuto che la pena accessoria della privazione del diritto di voto inflitta ad alcuni detenuti prima dell’entrata in vigore del nuovo codice penale non sia più eseguibile. In tal modo ha consentito ai detenuti di partecipare alle elezioni politiche greche del maggio 2023.
SICUREZZA
In Belgio, una Corte d’Appello ha ritenuto che le perquisizioni con genuflessione imposte agli imputati degli attentati di Bruxelles del 2016 prima del loro trasferimento in tribunale per assistere al processo fossero prive di fondamento giuridico e ha ordinato alle autorità belghe di porre fine a questa pratica.
In Ungheria, il governo ha presentato un progetto di legge di modifica dell’ordinamento penitenziario. Il disegno di legge propone di introdurre un sistema di valutazione del comportamento dei detenuti che, unito a un meccanismo a punti, determina la loro classificazione e la loro collocazione in diverse categorie di regime detentivo.
In Spagna, l’Amministrazione penitenziaria catalana e diversi sindacati della polizia penitenziaria hanno firmato un piano d’azione per migliorare la sicurezza nelle carceri catalane, che è stato pesantemente criticato dalle ONG locali. Sempre in Spagna, il governo catalano ha stipulato un contratto con una società di sicurezza privata per sviluppare un sistema di intelligenza artificiale basato sul riconoscimento biometrico per prevenire gli incidenti in un carcere della regione.
Nel Regno Unito, le nuove norme sulla disciplina nelle carceri e negli istituti penali minorili danno al giudice il potere di valutare se un caso è stato correttamente sottoposto al suo giudizio e, in caso contrario, di rinviare la questione al direttore del carcere.
ADEGUAMENTO DELLA PENA
In Russia, la Corte costituzionale ha dato indicazioni sul ricalcolo della pena detentiva per i detenuti erroneamente inviati in una struttura con un regime più severo. Sempre in Russia, le modifiche del codice penale hanno eliminato il limite di età oltre il quale non è possibile condannare ai lavori forzati. Questo cambiamento fa eco ai piani dell’Amministrazione penitenziaria russa (FSIN) e del Ministero della Giustizia di coinvolgere attivamente i detenuti nell’esecuzione dei contratti commerciali pubblici e privati del FSIN.
Nel Regno Unito, l’Alta Corte ha ritenuto illegittime le norme sul parole che impediscono ai funzionari penitenziari e dell’esecuzione penale esterna e agli psicologi di presentare un parere o una raccomandazione sull’idoneità di un detenuto alla liberazione o al passaggio al regime detentivo aperto. Sempre nel Regno Unito, la Corte Suprema ha dato indicazioni sul corretto ambito della valutazione del rischio che il Parole Board deve effettuare sui detenuti che scontano determinate pene e su come il Parole Board può utilizzare accuse non provate nei confronti di un detenuto.
SUICIDIO
In Spagna, l’Amministrazione penitenziaria basca ha adottato un nuovo protocollo per la prevenzione del suicidio in carcere. Tra le altre misure, il protocollo rafforza il ruolo dei cosiddetti “detenuti di sostegno”, incaricati di assistere e seguire i detenuti con tendenze suicide, che riceveranno per questo compito una formazione specifica e una retribuzione.
TORTURA E MALTRATTAMENTI
In Ucraina è stata istituita una nuova procedura per l’alimentazione forzata dei detenuti che rifiutano di mangiare. A causa di numerose carenze, si può affermare che la nuova procedura non risponde ai requisiti previsti dalle linee guida della CEDU e del CPT.
Un ringraziamento speciale va ai nostri membri e partner associati per aver collaborato alla stesura di questa raccolta!
IN COLLABORAZIONE CON
Questa raccolta è finanziata dall’Unione Europea e dal Robert Carr Fund. I punti di vista e le opinioni espresse sono esclusivamente quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea, della Commissione Europea o del Robert Carr Fund. Né l’Unione Europea, né la Commissione Europea, né il Robert Carr Fund possono esserne ritenuti responsabili.