Questa raccolta riunisce le più importanti sentenze e decisioni in materia penitenziaria emesse dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e dalla Corte di giustizia dell’Unione europea.
Riportando le principali tendenze della giurisprudenza penitenziaria europea, mira a sostenere gli operatori giuridici del settore penitenziario nella ricerca e nel contenzioso, nonché a individuare i punti ciechi della giurisprudenza europea per costruire dei percorsi di contenzioso strategico.
Corte europea dei diritti dell’uomo
B.M. E ALTRI c. FRANCIA ■ Ricorsi nn. 84187/17 e 5 altri
Sovraffollamento, condizioni di detenzione inadeguate e mancanza di rimedi preventivi: violazione degli articoli 3 e 13.
Perquisizioni personali sistematiche dopo le visite: irricevibile (mancato esaurimento dei rimedi interni).
KOSKO c. UCRAINA ■ Ricorso n. 41832/16
Mancata o ritardata visita da parte di uno specialista, mancata o ritardata terapia farmacologica per un detenuto affetto da gravi patologie: violazione dell’articolo 3.
OSMAN E ALTAY c. TURCHIA ■ Ricorsi nn. 23782/20 e 40731/20
Sequestro di periodici inviati ai detenuti per posta senza passare dall’amministrazione penitenziaria come previsto dalla legge: violazione dell’articolo 10.
HANŽEVAČKI c. CROAZIA ■ Ricorso n. 49439/21
Mancanza di accesso effettivo alla Corte costituzionale a causa dell’imprevedibile applicazione retroattiva dei criteri di ammissibilità dei ricorsi costituzionali relativi a condizioni di detenzione inadeguate: violazione dell’articolo 6 § 1. Condizioni di detenzione inadeguate: violazione dell’articolo 3.
Corte di giustizia dell’Unione europea
GN ■ Causa C-261/22 ■ Conclusioni dell’AG (Italia)
L’esecuzione di un mandato d’arresto europeo (MAE) emesso nei confronti di una madre di figli minorenni può essere rifiutata quando ciò è nell’interesse superiore dei minori. Tale rifiuto è possibile solo se l’autorità di esecuzione non riceve dall’autorità emittente informazioni sufficienti che le consentano di essere assolutamente certa che l’esecuzione del MAE non sia contraria all’interesse superiore del minore.
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